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Nuovo codice di prevenzione incendi in vigore dal 18 Novembre

incendio

Novembre 11 No Comments

Dal 18 novembre entra in vigore il Decreto del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2015 e dell’allegato contenente le norme tecniche di prevenzione incendi.

Il codice di prevenzione incendi nasce per rispondere alle esigenze di semplificare e razionalizzare il vigente corpo normativo relativo alla sicurezza antincendi anche nei luoghi di lavoro con l’introduzione “di un unico testo organico e sistematico di disposizioni di prevenzione incendi applicabili ad attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e mediante l’utilizzo di un nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali”.

LA STRUTTURA

Sezione G – Generalità

G.1 Termini, definizioni e simboli grafici

G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio

G.3 Determinazione dei profili di rischio delle attività

Sezione S – Strategia antincendio

S.1 Reazione al fuoco

S.2 Resistenza al fuoco

S.3 Compartimentazione

S.4 Esodo

S.5 Gestione della sicurezza antincendio

S.6 Controllo dell’incendio

S.7 Rivelazione ed allarme

S.8 Controllo di fumi e calore

S.9 Operatività antincendio

S.10 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio

Sezione V – Regole tecniche verticali

V.1 Aree a rischio specifico

V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive

V.3 Vani degli ascensori

Sezione M – Metodi

M.1 Metodologia per l’ingegneria della sicurezza antincendio

M.2 Scenari di incendio per la progettazione prestazionale

M.3 Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale

 

I PRINCIPI

Le norme tecniche del nuovo codice si fondano  sui seguenti principi:

  • generalità
  • semplicità
  • modularità
  • flessibilità
  • standardizzazione ed integrazione
  • inclusione
  • contenuti basati sull’evidenza
  • aggiornabilità

 

LE NOVITÀ

Alcune delle novità introdotte dal codice di prevenzione incendi:

  • PROFILI DI RISCHIO – Rvita, Rbeni, Rambiente stabiliti in funzione dell’analisi del rischio;
  • LIVELLI DI PRESTAZIONE – attribuiti ad ogni misura antincendio in funzione dei profili di rischio;
  • SOLUZIONI PROGETTUALI: CONFORMI / ALTERNATIVE / IN DEROGA – adottate per ogni misura antincendio in funzione del livello di prestazione da garantire;
  • GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO (G.S.A.) in esercizio / in emergenza – misure antincendio di tipo organizzativo/gestionale (livelli di prestazione I – II – III) definite in fase di progettazione;
  • MANUTENZIONE MISURE ANTINCENDIO
  • FIGURE PREPOSTE ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO
  • CALCOLO DEL NUMERO DI ESTINTORI – in funzione della classe e del livello di prestazione
  • SPAZIO CALMO – definite le dimensioni minime per occupante, sistema comunicazione bidirezionale e indicazioni comportamentali
Tags
codice prevenzione incendi dm 3/8/2015 incendio
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